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"Per quel poco che sappiamo, secondo la scienza poetica dell'archeologia, per due milioni e mezzo di anni l'uomo lasciava dietro a sé soltanto manufatti utilitari sotto forma di strumenti rudimentali in pietra. Poi ebbe luogo una svolta drammatica trentacinquemila anni fa, una sorta di spontanea combustione creativa di un nuovo modo umano di fabbricare, che si manifestava in forma di ornamenti ed abbellimenti del tutto inutili. Oggi la chiamiamo Arte. La prima volta che incontriamo il lavoro di Cesare Berlingeri, ci troviamo davanti allo stesso fenomeno - lo stesso impulso e risultato - riconosciuto per la prima volta millenni fa. La nostra impressione più forte, e anche più immediata, è quella che scaturisce dallo shock di trovarci all'improvviso davanti al più radicale fatto 'originario' della base fondamentale ed eterna dell'arte stessa".